Contributo di Sandra Zampa al convegno “World Social Work Day 2015 – Promuovere la dignità e il valore delle persone” tenutosi presso il Senato della Repubblica il 17 marzo 2015.
Gent.ma Dott.ssa Silvana Mordeglia
Presidente Assistenti Sociali
Consiglio Nazionale
Gent.ma Presidente, gent.mi partecipanti al convegno odierno,
era mio desiderio ed intento essere presente a questa giornata sul tema “Promuovere la dignità ed il valore delle persone”, che – come ricorda l’invito – è pienamente in linea con la Global Agenda for Social Work and Social Development. Purtroppo, i lavori alla Camera mi impediscono di partecipare e, tuttavia, vorrei porgere un saluto ed esprimere una breve riflessione.
E’ la Dichiarazione Universale dei Diritti umani a sancire che “tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti“. L’articolo 3 della nostra Costituzione non solo riconosce parità di diritti tra le persone –Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali– ma afferma che non vi sono ostacoli non superabili che limitano l’uguaglianza tra i cittadini, che non vi sia giustificazione alle condizioni di disparità e che sia compito dello Stato provvedere alla parità di dignità. È, infatti, compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Tuttavia viviamo in un presente nel quale le aggressioni alla dignità umana sono incombenti: aggressioni che si sono acuite con la crisi globale i cui effetti hanno inciso, ed incidono, sui livelli di povertà, individuale e collettiva, sul diritto-dovere al lavoro, all’assistenza, allo stato sociale.
Eppure è solo attraverso la rimozione di quegli ostacoli che si può realizzare la pari dignità che è la condizione per cui le libertà individuali e collettive si concretizzano e si può attribuire un contenuto specifico ai diritti che, diversamente, resterebbero una semplice dichiarazione retorica e utopica.
Nel nostro Paese restano drammatiche le differenze tra nord e sud: nel 2013 il PIL per abitante era di 33,5 mila Euro nel nord-ovest, 31,4 mila nel nord-est e 29,4 mila nel centro. Quando si passa alla lettura del dato del Mezzogiorno si entra in un altro Paese: il PIL pro-capite scende a 17,2 mila euro. Si tratta di un livello inferiore del 45,8% rispetto a quello della media del centro-nord. La spesa per i consumi delle famiglie risulta pari a 18,3 mila euro per abitante nel centro-nord e si ferma a 12,5 mila nel Mezzogiorno. Sono naturalmente altrettanto abissali le differenze di efficienza nel sistema produttivo: si passa dai 46,6 mila euro di valore aggiunto per abitante della provincia di Milano ai 12 mila di Agrigento. Non solo siamo di fronte a differenze intollerabili ma a differenze che tendono a crescere, dato che le cadute di occupazione più pesanti durante tutto il periodo della crisi sono state proprio nel Mezzogiorno.
Come si realizza la pari dignità tra i cittadini se una parte così vasta del paese vive in una condizione così diversa rispetto ad un’altra? Rilanciare il sud d’Italia è una sfida ancora aperta, dal dopoguerra ad oggi, una battaglia ancora da vincere che richiede l’abolizione di preconcetti e chiusure ideologiche.
La povertà minorile è un secondo dato sul quale riflettere: In Italia il 25% dei minori è a rischio povertà: sono circa due milioni e mezzo i bambini e gli adolescenti che, soprattutto nelle regioni del Sud, vivono in condizioni di deprivazione materiale e spesso anche culturale, sociale e relazionale. 1 milione vivono in povertà assoluta.
E’ dal vostro costante impegno sul campo, dalla vostra capacità di ascoltare e dare voce a chi normalmente non ha voce, cercando insieme le soluzioni più rispettose e rispondenti a quelle istanze, che la politica si attende indicazioni utili a operare e solo dall’alleanza tra chi opera nella società e per la società potrà emergere qualche apprezzabile risultato anche in congiunture tanto complicate che siano segnale di speranza e di certezza di un futuro sostenibile all’interno di comunità sempre più inclusive, come recita uno degli impegni che presentate in questa giornata.
Auguro, dunque, la migliore riuscita ai lavori odierni.
Sandra Zampa
Vicepresidente Commissione Bicamerale Infanzia e Adolescenza
Roma, 17 marzo 2015